Ciao, continuiamo a fare informazione per chi, come molti di voi, posseggono o stanno pensando di acquistare un animale. Tralasciamo la parte relativa agli obblighi ed alle normative che troverete nel precedente articolo (cliccate qui), oggi volgiamo però parlarvi della gestione in luoghi pubblici o aperti al pubblico. Vi sono alcune norme di carattere nazionale, regionale e comunale da rispettare, per avere informazioni più dettagliate vi consiglio di contattare la Polizia Municipale del vostro comune oppure leggere (se il vostro comune lo possiede) il “Regolamento per la gestione degli animali” oppure il “Regolamento di Polizia Urbana” dove generalmente sono inseriti anche gli animali. Non tratteremo dell’acquisito vero e proprio dell’animale che sarà ampiamente trattato nel prossimo articolo.
Basterebbe il buon senso… purtroppo però non sempre è così ! Vediamo quindi quali sono i comportamenti corretti e le piccole accortezze da tenere per non incorrere in problematiche più o meno serie ed eventuali sanzioni.
Il cane è sicuramente il miglior amico dell’uomo e nella nostra vita tutti, o quasi, abbiamo avuto il desiderio di avere un “pelosetto” fra le braccia; giocarci o semplicemente averlo in giro per casa è un’esperienza bellissima e diventerà presto parte della tua famiglia. Come ogni altro animale, anche il cane, necessita di attenzioni e cura e spesso non tutti sanno che, oltre a regalare emozioni potrebbe essere causa di dolori. Ovviamente non per colpa del cane, ma della nostra scarsa conoscenza delle norme che regolano la detenzione del nostro amico a quattro zampe. Proprio per questo abbiamo deciso di realizzare una serie di articoli dove parleremo degli animali e della loro gestione. Iniziamo questa rassegna parlando delle norme che regolano l’acquisto o meglio il possesso, di un cane.
La prima cosa da sapere è che ogni cane, entro i primi due mesi di vita deve essere provvisto di microchip: un dispositivo inoculato sottopelle (generalmente sulla parte superiore del collo) che contiene un codice numerico univoco. Questo codice, comunicato ed inserito nel data base dell’ASL Veterinaria dal vostro Medico-Veterinario permette di identificare in modo univoco l’animale ed il suo proprietario. L’anagrafe canina è stata istituita con la Legge 281/1991 e s.m. con valenza regionale; attualmente l’iscrizione all’anagrafe è obbligatorio per tutti i cani, ma può essere fatta anche per i gatti ed i furetti. Lo scopo di questo dispositivo è duplice: in caso di smarrimento o furto dell’animale il microchip potrà essere letto e, risalendo al proprietario, garantirvi il suo ritrovamento; dall’altro ci sarà un controllo da parte delle ASL veterinarie degli animali presenti sul territorio.
Veniamo ora a parlare degli aspetti meno conosciuti: è’ bene inoltre sapere cheil proprietario dell’animale o chi in quel momento lo detiene è responsabile per eventuali danni cagionati dall’animale in base all’art. 2052 del Codice Civile. Inoltre danni a persone e/o cose, ivi compresi altri animali, possono essere oggetto di risarcimento da parte del proprietario e del detentore anche temporaneo; proprio per questo motivo è raccomandato inserire gli animali nella polizza assicurativa RCT. E’ importante sottolineare che il proprietario del cane ha il diritto di regresso nei confronti del detentore dell’animale a lui affidato. Per proprietario si intende chi legalmente è proprietario dell’animale, chi cioè è registrato nel database dell’ASL veterinaria mentre il detentore è colui che in quel momento ha la gestione del cane. Vi sono poi una serie di circostanze di natura penale relative al possesso/gestione dell’animale, che riassumiamo brevemente di seguito:
Omessa custodia e malgoverno: chiunque lascia liberi, o non custodisce con le debite cautele, animali pericolosi da lui posseduti, o ne affida la custodia a persona inesperta. [art. 672 C.P.]. Questo si applica a chiunque in quel momento ha il compito di gestire l’animale. E’ rilevante sottolineare che questo articolo riporta la dicitura “persona inesperta” in questo caso il legislatore intende richiamare l’attenzione del proprietario sull’affidare il proprio cane ad una persona che per vari motivi non sia in grado di poterlo gestire.
Lesione colposa: si configura questo delitto qualora la mancata (o scorretta) custodia del cane cagioni un danno psico-fisico ad altra persona [art. 590 C.P.]. Ne risponde il detentore ma può anche essere chiamato a risponderne il proprietario qualora abbia affidato il proprio animale a persona inesperta: il proprietario cioè è titolare di una posizione di garanzia. Qui è importante sottolineare l’inserimento dell’aspetto “psicologico” che può cagionare un eventuale incidente e come questi sia passibile di risarcimento.
Omicidio colposo: qualora dall’errata gestione dell’animale scaturisca in un incidente che cagioni il decesso di una persona o di un altro animale [art. 589 C.P.]. Il Legislatore ha qui inserito anche la morte (colposa) causata dal proprio animale (del proprietario/detentore) nei confronti di altro animale.
Per completezza esplicativa riportiamo anche il caso di affidamento del proprio cane ad una struttura e/o dog-sitter: questa fattispecie è normata dall’art. 1766 del C.C. e costituisce un vero e proprio contratto di deposito (generalmente a titolo oneroso): pertanto la persona che accetta il deposito è responsabile di eventuali danni subiti sia dall’animale stesso che ad altri cagionati ed ha l’obbligo di risarcire il proprietario per i danni materiale e/o morali derivanti dalla perdita e/o dal danneggiamento dell’animale stesso.
Il Ministero della Salute con l’Ordinanza del 6 agosto 2013 e s.m. (prorogata annualmente) stabilisce all’art. 1 co. 1): Il proprietario di un cane è sempre responsabile del benessere, del controllo e della conduzione dell’animale e risponde, sia civilmente che penalmente, dei danni o lesioni a persone, animali o cose provocati dall’animale stesso. Al co.2) del medesimo articolo si dice: Chiunque, a qualsiasi titolo, accetti di detenere un cane non di sua proprietà ne assume la responsabilità per il relativo periodo.
Anche la Corte di Cassazione più volte si è espressa confermando che colui che detiene o accetta di detenere anche temporaneamente un cane, si assume l’obbligo di controllare e custodire l’animale, adottando ogni cautela ed accorgimento idoneo a prevenire possibili danni a cose, persone e /o animali. Non discrimina cioè il fatto che il detentore percepisca o meno un utile dalla detenzione dell’animale: in altre parole, ne risponde sia il dog-sitter o la struttura (che accetta di detenere il cane dietro pagamento di una somma di denaro) che l’amico che si presta a detenerlo a titolo gratuito.
Si rileva che il proprietario che affida il proprio animale a persona “non idonea” alla sua gestione, oltre ad eventuali fattispecie di natura penale è passibile di sanzione amministrativa. Dal punto di vista della salute e del benessere dell’animale, chi sceglie di possederne uno deve documentarsi sulla sua gestione, sull’etologia e su tutte le profilassi sanitarie obbligatorie e facoltative consultando il proprio Medico-Veterinario. E’ infatti palese che un animale abbia necessità (anche alimentari) proprie e legate alla sua natura ed è quindi compito di chi lo possiede essere informato così da poterne provvedere.
Il controllo su questi ed altri aspetti legati agli animali è demandato a tutte le Forze di Polizia ivi comprese le Guardie Zoofile.
L’amore per gli animali, l’amore per il proprio cane, non può prevaricare il diritto di coloro che la pensano in modo diverso dal nostro: si chiama educazione e civile convivenza.
Campagna di sensibilizzazione contro il traffico di animali
Come ogni anno, torniamo in questo periodo a parlare dei regali di Natale ed in particolar modo del “regalare cuccioli”. Spesso vengono sottovalutati due aspetti che invece sono di primaria importanza, vediamo subito il primo: il cucciolo non è un pupazzo !
Sembra scontato: ma non lo è. Un cucciolo rimane tale per pochi mesi, poi cresce e con lui crescono le sue esigenze. Questo non vuol dire che non sia un bellissimo gesto e che l’amore e l’affetto che regala un animale non siano immensi bisogna però ricordarsi (sia chi lo regala sia chi lo riceve) che ogni animale ha delle esigenze. Queste mutano nel corso dei mesi e degli anni, oltre alla necessità di accudirlo tutti i giorni; va portato fuori più possibile, deve giocare e divertirsi, se volete va addestrato e comunque va seguito sempre, se tenuto in esterno deve avere un riparo idoneo e sicuro. Non pensiamo solo al “cucciolo” di pochi mesi, immaginiamo quando sarà adulto, pensiamo a quando andremo a lavoro, in ferie, via per un week end etc. dove rimarrà l’animale? verrà con noi o dobbiamo lasciarlo a casa?Un animale da moltissime soddisfazioni ma tanto lavoro ed impegno. Per questo, quando ci chiedono un consiglio, diciamo sempre: bellissimo regalo ma anche molto impegnativo. Questo perché purtroppo i casi di abbandono di animali sono sempre molto frequenti e spesso legati proprio a queste “esigenze”. Per queste considerazioni è nata la campagna di sensibilizzazione NON REGALARMI: per evitare poi di trovarli abbandonati per le strade delle nostre città.
OK: SIETE CONVINTI E VOLETE REGALARE UN CUCCIOLO ??? ecco alcuni utili consigli.
Un cane può essere ceduto (venduto o regalato) minimo dopo 60 giorni dalla sua nascita e il cedente deve provvedere ad inserire il microchip oltre alle vaccinazioni, dati tutti riportati nel libretto sanitario del cane; diffidate sempre di chi vi propone un cucciolo senza microchip. Il cucciolo deve essere registrato presso la ASL Veterinaria di competenza (se diversa dal cedente, dovete fare il “passaggio di proprietà” sempre alla ASL: va compilato un modulo con i dati del cedente e dell’acquirente con i relativi documenti di identità, i dati del cane ed inviato per email/pec). Anche su questo punto dovete stare molto attenti: chiedete sempre copia di questo documento e diffidate di chi non vuol darvi questi dati, una persona seria non avrà problemi a fornirveli, anche per un meticcio. NON prendete cani da sedicenti associazioni, gruppi sui vari social media, stalli, corrieri, staffette etc, senza esservi preventivamente informati, vi sono purtroppo persone poco serie e potreste imbattervi in un “traffico illecito di animali”: basta leggere il “rapporto annuale sulle zoomafie”. Sta a voi verificare anche perché in caso di controlli, eventuali sanzioni (amministrative e/o penali) ricadranno sulla vostra persona! Se volete fare un’opera buona e meritevole, recatevi nei canili comunali della vostra città, sicuramente troverete un “pelosetto” che necessita del vostro amore oppure rivolgetevi a persone di comprovata esperienza e correttezza. Può capitare che vi chiedano di sterilizzare il cucciolo (oppure di pagare per farlo fare e portarlo già sterilizzato): NON E’ PREVISTO DA ALCUNA NORMA e NESSUNO PUO’ OBBLIGARVI A FARLO! Se durante le procedure di acquisto/cessione vi sembra che qualcosa non sia regolare o vi siano dubbi sulla correttezza contattate una qualsiasi Forza di Polizia o le Guardie Zoofile e spiegate la situazione: loro sapranno darvi utili informazioni e/o suggerimenti. Quando andate a ritirare il cucciolo guardate dove viene tenuto e come sta, se ad esempio in una macchina o furgone ci sono molti animali, forse il trasportatore (o la “staffetta”) non sta rispettando le vigenti normative e questo non è certo indice di serietà e correttezza. Una volta preso il cucciolo, portatelo comunque da un Medico-Veterinario di fiducia per una visita e per sapere quali vaccinazioni e/o profilassi dovrà fare in futuro.
INCENDI BOSCHIVI E ANIMALI: LA MATTANZA CONTINUA !
Fonte immagina: La Repubblica
“Perché impiegare le Guardie Zoofile per l’antincendio boschivo?” Per rispondere a questa domanda, che spesso ci viene posta nei vari incontri che facciamo ma anche sui nostri social, torniamo a parlare di incendi boschivi. Già in un nostro precedente articolo (che trovate qui) abbiamo affrontato questo problema ma vediamo ora di rispondere a questa domanda.
Si avvisa che le immagini di seguito riportate sono molto forti ed impressionanti.
Un portale per sostenere gli animali domestici
delle famiglie in difficoltà con l’emergenza Covid
Basta un singolo acquisto sulla piattaforma web bottegasolidale.faedesfa.org per donare cibo e assistenza a cani e gatti di famiglie in crisi economica L’iniziativa della Federazione Tutela Animali e Ambiente con l’Associazione Faedesfa no-profit
Firenze, 21 dicembre 2020 – Un portale di acquisti solidali per aiutare gli animali domestici delle famiglie che versano in gravi difficoltà a causa dell’emergenza Covid. E’ questa l’iniziativa della Federazione Tutela Animali e Ambiente insieme all’associazione no-profit Faedesfa, dopo la scoperta nelle ultime settimane di tante situazioni di disagio a Firenze e in Toscana di animali domestici che rischiano di essere abbandonati a causa della crisi economica scaturita dal perdurare della pandemia.
Aiutare gli animali domestici di famiglie in difficoltà è molto semplice: basta fare un acquisto entro Natale sul market place bottegasolidale.faedesfa.org e al momento del pagamento scegliere la Federazione Tutela Animali e Ambiente come soggetto al quale devolvere il contributo, senza alcun aggravio di costi per il cliente.
“In questo momento di grande difficoltà, gli animali domestici rischiano di essere l’anello più debole sui quali si scaricano la crisi economica e le paure per il virus, per questo insieme ai nostri volontari cerchiamo di dare una mano nelle situazioni più difficili perché cani e gatti non vengano abbandonati e allo stesso tempo contribuiamo ad alleviare il peso economico per il loro cibo. Ringrazio Faedesfa No-Profit di aver aderito al nostro progetto così come tutti coloro che faranno anche solo un acquisto sulla piattaforma web, scegliendo così di donare un piccolo contributo a questo progetto”, ha spiegato Claudio Somigli, Presidente della Federazione Tutela Animali e Ambiente.
La Federazione Tutela Animali fa anche un appello a tutti coloro che possono essere interessati a diventare soci, oppure a effettuare una donazione tramite ricarica Postepay (conto numero 5333 1710 7087 8596) oppure bonifico bancario (IBAN IT33K 36081 0513824 23999 42407).
Federazione Tutela Animali: chi siamo
La Federazione Tutela Animali e Ambiente è nata nel 2017 dopo un’esperienza pluriennale dei suoi soci fondatori nel settore della protezione animali, tutela ambientale e protezione civile. E’ iscritta nel Registro regionale del Volontariato e nel Registro della Protezione Civile.
L’associazione si occupa della protezione degli animali e del loro benessere anche tramite le Guardie Zoofile ed è attiva nella tutela ambientale formando personale che sappia monitorare e controllare il territorio segnalando nel modo corretto eventuali problematiche.
La Federazione Tutela Animali e Ambiente dispone di un nucleo di Protezione Civile che si occupa in prevalenza di animali in scenari di emergenza e dispone di operatori Ricerca e Soccorso anche con l’ausilio di personale a cavallo.
Infine, in seno all’Associazione sono nati da poco un Gruppo Escursionistico che raccoglie gli amanti del trekking a piedi, in mountain-bike e a cavallo e un Gruppo Sportivo del ciclismo su strada che contribuiscono alla scoperta e alla valorizzazione del territorio.
Maggiori informazioni su www.ftaa.it e sui nostri profili Facebook e Instagram
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